§1. I motivi della scelta.Cercavo degli auricolari in-ear con buone doti sonore, che, senza l’antipatica montatura a gancio, garantissero una stabilità adeguata anche allo svolgimento dell’attività sportiva. Un prodotto, la cui vena atletica, però, fosse abbastanza dissimulata, in modo tale da poterlo abbinare ad un ogni tipologia di outfit, compresa quella più elegante.Ho trovato quest’agognata poliedricità nella versione “Lite” del modello “Bud 3”, commercializzato da Redmi, azienda che appartiene alla multinazionale pechinese Xiaomi, la quale non necessita di presentazioni. La mia scelta, oltre che dal parere unanime degli esperti, è stata influenzata principalmente da tre fattori.Il primo è stato la rinomanza del brand in parola, solitamente contraddistinto da un buon rapporto qualità-prezzo. Il secondo è stato la gradevolezza estetica di questi auricolari; in particolare, le loro dimensioni contenute e, soprattutto, l’aspetto raffinato. Avendoli visti dal vivo prima di ordinarli, avevo, infatti, notato che, benché fossero integralmente neri, li caratterizzasse una piacevole alternanza tra finiture lucide “a specchio” e opache, che donava loro la massima versatilità in termini di abbinamento ai diversi outifit, sia sotto il profilo stilistico che cromatico.Il terzo (citato per ultimo solo per comodità espositiva) è stato la loro compatibilità con la pratica sportiva. Hanno giocato un ruolo significativo nella mia decisione:a) la certificazione “IP54” di cui si fregiano, la quale, secondo quanto fissato dalla norma “IEC 60529-2013/Cor.2:2015” della Commissione Elettrotecnica Internazionale, assevera che la loro carcassa è protetta dall’ingresso di polvere (che, in realtà, non è completamente schermata, ma non riesce ad entrare in una quantità tale da compromettere il loro normale funzionamento) e dagli spruzzi d’acqua provenienti da qualsiasi direzione (il test dura 5 minuti, nel corso dei quali, se non erro, vengono erogati 10 l/10 mm di acqua per minuto);b) l’eccezionale fermezza nell’orecchio, che avevo avuto modo di apprezzare in occasione del loro lancio sul mercato, quando n’era stato enfatizzato il nuovo design, particolarmente ridotto ed ergonomico. Ero stato affascinato dalle c.d. “orecchie di gatto”, ossia quel supporto amovibile in silicone, che s’inserisce attorno alla parte più grande dell’auricolare (quella che rimane più esterna quando viene indossato), il quale è dotato di un’aletta ampia e flessibile, che, grazie al suo profilo arrotondato, alloggia perfettamente nell’incavo superiore della conca del padiglione auricolare (la c.d. “cymba conchae”), facendo sì che la pressione venga distribuita uniformemente su tutto il bordo superiore, in modo da non risultare fastidiosa e garantire, nel contempo, che l’auricolare non si muova minimamente.§2. Il packaging e l’etichettatura.La confezione è rappresentata da una scatolina di cartoncino riciclabile, i cui lati esterni riportano, in cinese, le caratteristiche principali del prodotto. All’interno di quest’astuccio i componenti sono sigillati in distinte bustine di polietilene a bassa densità. Un confezionamento di taglio minimale, che denota, da parte del produttore, una marcata attenzione alla sostenibilità ambientale, consistente, nel caso specifico, nell’evitare le componenti inutili dell’imballaggio, privilegiando solo materiali riutilizzabili e/o riciclabili. A dispetto della sua essenzialità, il packaging è, comunque, idoneo a garantire una valida protezione dai vari agenti esterni, che possono intervenire in fase di stoccaggio e di trasporto, quali l’umidità, la muffa e la polvere.La dotazione include:● gli auricolari, su cui sono installati gommini di misura media e “orecchie di gatto” di taglia grande;● la custodia di ricarica, che inferiormente reca una porta USB di tipo “C” e frontalmente l’indicatore luminoso di stato della ricarica;● altre 2 coppie di gommini, di cui una più grande e l’altra più piccola rispetto a quella montata;● una coppia di “orecchie di gatto”, più piccola di quella installata;● il manuale d’uso, tradotto anche in italiano, il quale, seppur di livello essenziale, risulta chiaro ed esauriente grazie alla presenza di alcune raffigurazioni esplicative.Intelligibile ed esaustiva si rivela anche l’etichettatura, che include una serie di simboli, che affiancano l’immancabile “Made in China”, i quali, però, sono impressi solo sulla scatola e non anche sui dispositivi. L’economia della presente trattazione non mi consente di analizzarli compiutamente. Mi limito a rilevare la presenza de:― la marcatura “CE”, che, come sappiamo, garantisce al consumatore la conformità a tutte le normative, vigenti all’interno della Comunità Europea, che disciplinano la produzione e l’immissione sul mercato dell’oggetto (compresa la direttiva europea “RoHS”, che impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose, come piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, ecc.). Ricordo a me stesso che, giusta l’art. 10 della Direttiva 2006/95/CE, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico, su questo genere di merce la marcatura “CE”, non solo dev’essere visibile, facilmente leggibile e indelebile, ma deve necessariamente essere apposta sul prodotto e non solo sull’imballaggio, a meno che la prima soluzione non sia praticabile;― l’emblema “China RoHS II”, con la specificazione che il periodo di protezione ambientale (il c.d. “EFUP”) è di 10 anni, arco di tempo durante il quale, in fase di normale utilizzo del prodotto, non dovrebbero avvenire perdite o mutazioni delle sostanze pericolose contenute in grado di causare un grave inquinamento ambientale oppure un serio danno all’utente o alle merci;― il pittogramma del contenitore di spazzatura su ruote, barrato da una croce (con la sottostante barra piena orizzontale, che dal 2019, in realtà, non è più necessaria), il quale, in ossequio alla “Direttiva WEEE”, ovvero la Direttiva della Comunità Europea 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ricorda l’obbligo di non gettare questo genere di rifiuti tra quelli ordinari, bensì in appositi contenitori o presso la piattaforma ecologica. Sempre in tema di sostenibilità ambientale, compare anche il nastro triangolare di Möbius, il quale indica la riciclabilità del prodotto o della sua confezione e/o la loro realizzazione con materiali riciclati.Il consumatore rinviene molte altre informazioni nella pagina promozionale di Amazon, i cui contenuti testuali e fotografici descrivono l’articolo in maniera talmente puntuale ed organica, che sembra di averlo tra le mani. Data la piena rispondenza, sia dal punto di vista strutturale che funzionale, degli auricolari ricevuti a tale illustrazione, evito di fornirne una descrizione eccessivamente dettagliata, in quanto avrebbe buone possibilità di risultare ridondante e soporifera. Reputo più proficuo soffermarmi su alcuni dei loro tratti essenziali, riportando, per lo più, le impressioni registrate sinora, nella speranza che possano servire a far comprendere al potenziale acquirente se rispondono o meno alle sue esigenze. A tal riguardo, puntualizzo che prima di formulare una valutazione su questi dispositivi ho atteso di averli sperimentati nelle diverse situazioni che mi vedono coinvolto quotidianamente. Li ho, quindi, collegati sia allo smartphone, al quale erano destinati, sia al tablet, entrambi muniti di sistema operativo Android. Li ho usati all’aperto e al chiuso; da fermo, passeggiando e correndo; da passeggero, a bordo di vari mezzi di trasporto terrestri (treno, metropolitana, bus, auto e moto ). In questi variegati contesti ho effettuato e ricevuto telefonate; ho seguito trasmissioni radiofoniche, ascoltato musica e visto film, in streaming, in podcasting oppure archiviati sui miei device. Li ho, infine, collegati al mio notebook con sistema operativo “Windows 10”, per avvalermi di piattaforme di comunicazione e collaborazione, come “G-Suite”, “Cisco Webex Meetings” “Google Meet”, “Google Classroom” e “Skype”.§3. Le qualità strutturali e tecniche degli auricolari.Il primo contatto con gli auricolari non ha deluso le mie considerevoli aspettative. Non appena li ho avuti tra le mani, ho avuto contezza dell’ottimo connubio strutturale, tra leggerezza e consistenza, che li contraddistingue. Essendo realizzati prevalentemente in plastica resistente (policarbonato e cloruro di polivinile), risultano solidi, a dispetto del loro peso unitario di appena 4,2 g. Ciò rileva non solo ai fini della durevolezza, ma anche della confortevolezza, la quale, ad onor del vero, non è riconducibile solamente all’esiguità del peso. Contribuiscono, infatti, in maniera significativa, alla loro comodità: il profilo ergonomico, che ben si attaglia al condotto uditivo esterno e alla conca del padiglione auricolare; la buona qualità dei materiali costruttivi, i quali, oltre ad essere ipoallergenici, sono flessibili, morbidi e dotati di buona aderenza. In relazione a quest’ultimo aspetto, in particolare alle “orecchie di gatto” e ai gommini in silicone che rivestono gli auricolari, giova sottolineare che ogni orecchio umano ha delle caratteristiche anatomiche esclusive, che lo rendono unico; è, pertanto, assai importante soffermarsi qualche minuto per individuare la taglia giusta sia delle une che degli altri tra quelle disponibili all’interno della confezione, che, ricordo, sono due per le prime e tre per i secondi. Questo non solo per una questione di comfort, che rileva soprattutto in caso di utilizzo prolungato, ma anche di stabilità. La corretta misura di entrambe le coperture, associata alla buona vestibilità intrinseca degli apparecchi, permette a questi ultimi di rispondere a pieno anche all’impiego sportivo. A tal proposito, ho constatato che, se indossati correttamente (il manuale, al riguardo, fornisce dei preziosi consigli), rimangono al loro posto anche nel caso di oscillazioni ampie e repentine del capo, che non intaccano l’inamovibilità nemmeno quando si è sudati. In merito a questo punto posso, inoltre, affermare che, a prescindere dalla dichiarata conformità allo standard “IP56”, tanto il sudore quanto la pioggia, almeno fino adesso, non hanno minimamente condizionato il funzionamento dei dispositivi. Ciò che mi ha marcatamente entusiasmato, durante lo svolgimento delle diverse attività sportive, è stata la libertà di movimento, dovuta, oltre che all’assenza dell’archetto dietro l’orecchio, anche alla tecnologia “full wireless” (o “true wireless”). Non c’è, infatti, un filo che unisce i due auricolari, i quali, anzi, all’occorrenza possono essere usati addirittura singolarmente, posizionando quello inutilizzato nella custodia di ricarica; in tal caso, i 2 esemplari si ricollegheranno tra loro non appena saranno entrambi inseriti nelle orecchie (nello specifico, la distanza che li separa non dev’essere superiore a 20 cm).La piena adattabilità delle linee degli auricolari alla conformazione dell’orecchio e la perfetta aderenza dei gommini al condotto uditivo e delle “orecchie di gatto” alla “cymba conchae” sono all’origine anche dell’ottimo isolamento acustico rilevato. Questa cancellazione “passiva” delle fonti di disturbo esterne (c.d. “PNC”) è, infatti, l’unica disponibile su questi apparecchi, che, con beneficio per la qualità del suono, non sono corredati da un sistema di cancellazione attiva del rumore (c.d. “ANC”). Considerando che non si tratta di professionali cuffie over-ear cablate, ritengo il risultato apprezzabile. Il livello di insonorizzazione è davvero appagante e ciò contribuisce a migliorare le caratteristiche dell’audio, che, almeno al mio orecchio, sono soddisfacenti in tutte le frequenze, a prescindere dal tipo di sorgente utilizzata (smartphone, tablet, lettore mp3, notebook, pc desktop, PS5, ecc.). All’interno della rigida carcassa in polimeri troviamo un driver da 6 mm particolarmente performante, la cui struttura composita include una membrana in titanio di grado aerospaziale e una in polietilene estremamente flessibile, che gli consentono di avere una risposta in frequenza di 20 – 20.000 Hz, una sensibilità di 98 dB e un’impedenza di 32 Ohm. Prestazioni che vengono enfatizzate dal sistema di smorzamento bilanciato di terza generazione, che si fonda sulla particolare conformazione interna della camera acustica, che favorisce una migliore distribuzione del suono, rendendolo più pulito e bilanciato.Le valide doti sonore di questi dispositivi emergono anche con le chiamate in uscita, che evidenziano la peculiare sensibilità e la valida capacità di isolamento del sistema a due microfoni unidirezionali con “beamforming” di livello avanzato, il quale, appunto, è progettato per focalizzarsi sulla voce dell’utilizzatore, eliminando la gran parte dei suoni circostanti. Viene, in particolare, utilizzata la nota tecnologia di cancellazione del rumore “DSP” (“Digital Signal Processing”), integrata da un sistema di intelligenza artificiale (c.d. “AI”), che è in grado di attenuare in maniera significativa i rumori di fondo, facendo primeggiare la voce di chi sta parlando, migliorandone, inoltre, la qualità acustica, fino a renderla cristallina. Avvalendomi della collaborazione di un mio amico, ho appurato, infatti, che la voce trasmessa arriva piuttosto chiara, anche in presenza di vento di media intensità o di altri ragguardevoli rumori ambientali. Dote tecnica, che è stata confortata anche dalla corretta attivazione dell’assistente virtuale Google Assistant nelle medesime congiunture.Con lo scopo di saggiare tutte le funzionalità, a prescindere che fossero congeniali o meno alle mie esigenze, ho testato anche la modalità “a bassa latenza”, particolarmente utile per gli amanti dei videogiochi. Facendo alcune prove, mi sono reso conto che, in effetti, il tasso di ritardo del suono rispetto alla sua sorgente, di per sé già soddisfacente, si riduce ulteriormente con una sincronizzazione che, considerata la fascia di prezzo nella quale stiamo orbitando, oserei definire ottimale. Mi è parso, inoltre, che, attivando questa funzionalità, si percepiscono meglio i suoni particolarmente deboli, così che, ad esempio, diventa più semplice distinguere il rumore di spari lontani da quello di passi vicini.§4. La custodia di ricarica in movimento.La custodia, che funge anche da dispositivo di ricarica in movimento, è abbastanza compatta. Le sue ridotte dimensioni (60 x 46 x 24 mm) ed il peso esiguo di appena 27,6 g la rendono facilmente trasportabile anche all’interno di una tasca, dove, grazie alle sue linee arrotondate, non crea alcun fastidio, neanche quando si tratta di quella dei pantaloni.È realizzata in resistenti materiali plastici, pressoché analoghi a quelli che caratterizzano gli auricolari. La sua opaca superficie esterna dissimula piuttosto bene le ditate; essendo leggermente rugosa, offre un buon grip, che ne incrementa la maneggevolezza, rivelandosi utile soprattutto in fase di apertura del coperchio, che è munito di una chiusura magnetica. Gode, inoltre, di un valido isolamento termico, testimoniato sia dall’insensibilità alla temperatura ambientale, sia dalla totale assenza di episodi di surriscaldamento. Nella zona anteriore troviamo un led, che indica il suo stato di carica, mentre in quella inferiore una porta USB type “C”, la quale, grazie alla sua reversibilità, rende (rispetto alla “vecchia” USB “micro-B”) più semplice e veloce l’inserimento del connettore del cavo di alimentazione. Collegando l’altra estremità di quest’ultimo alla porta USB di un computer, di un power bank o di un caricatore a parete (il quale deve avere un’uscita con tensione di 5 V e intensità inferiore ai 2 A), si ricaricheranno simultaneamente gli auricolari e la custodia, la quale, in tal modo, sarà in grado di offrire ai primi un apprezzabile periodo di autonomia supplementare.§5. L’utilizzo.L’uso di questi auricolari è elementare e alquanto intuitivo. Eseguita la prima volta la procedura di accoppiamento allo smartphone, che il manuale descrive egregiamente, per accenderli è sufficiente estrarli dalla custodia di ricarica e per spegnerli basta riporli nuovamente al suo interno. Il pairing col telefono è semplice e rapido; terminata la procedura, il segnale non subisce ingiustificate interruzioni; la copertura del Bluetooth, che in questo caso è in versione “5.2”, è soddisfacente: l’interposizione di muri e porte chiuse non impedisce né di ascoltare la musica né di comunicare; i dichiarati 10 metri di “portata operativa” sono tranquillamente raggiungibili, non solo all’aria aperta. Gli auricolari sono in grado di connettersi ad un solo dispositivo alla volta, per cui se, ad esempio, stiamo vedendo un film sul tablet e ci arriva una chiamata sullo smartphone, nel momento in cui rispondiamo alla telefonata il video si interrompe e riprenderà automaticamente una volta ultimata la conversazione.In materia di durata delle batterie, ho riscontrato la veridicità dei dati dichiarati dal fabbricante. Ho appurato, infatti, che la ricarica completa della custodia e degli auricolari in essa contenuti richiede circa 90 minuti, trascorsi i quali, almeno per ora, è possibile ascoltare, a volume non esagerato, musica per oltre 5 ore. Ho, inoltre, ottenuto altre 18 ore di “sopravvivenza” dai quattro distinti cicli di ricarica, effettuati tramite la custodia in assenza di alimentazione esterna. I due auricolari si sono scaricati sempre contemporaneamente ed in modo graduale; non sono mai stato colto di sorpresa, visto che è quasi impossibile ignorare l’energia residua, essendo monitorabile in due diversi modi: tramite il led presente sul lato esterno di ognuno degli esemplari oppure per mezzo dell’icona che appare nella parte alta del display dello smartphone. Concorre ad incrementare l’autonomia degli auricolari la funzione di “spegnimento automatico” (c.d. “standby time”), la quale fa sì che si spengano sia quando, non trovandosi nella custodia di ricarica, rimangono per oltre 5 minuti fuori dalla portata dello smartphone, sia quando restano inattivi per più di 10 minuti.Mi ha colpito positivamente l’efficienza del tasto multifunzionale “a sfioramento” (c.d. “soft touch”) presente sul lato esterno di ciascuno degli auricolari. Questi 2 generosi pulsanti, che governano entrambi tutte le funzioni disponibili, per cui possono essere azionati indistintamente (salvo quei pochi casi in cui vanno pigiati congiuntamente), sono facilmente individuabili ed agevolmente raggiungibili. Il loro azionamento è alquanto agevole anche per polpastrelli piuttosto grandi, grazie alla conformazione ergonomica, alla superficie lievemente rugosa. Godono, inoltre, di un’apprezzabile sensibilità, che trova un complemento ideale nell’immediatezza della risposta all’impulso; i tempi di latenza sono pressoché inesistenti. Accrescono la funzionalità di questi comandi, gli indicatori luminosi, citati già in precedenza, presenti su ciascuno degli auricolari e sulla custodia di ricarica, i quali, benché di dimensioni ridotte, emettono una luce bianca molto intensa, che risulta ben percettibile.§6. Le considerazioni finali.Da persona priva di specifiche conoscenze in campo merceologico, ritengo che questo prodotto sia realizzato con materiali di buona qualità, tecnologicamente evoluti e destinatati a durare nel tempo. Lo giudico soddisfacente sotto il profilo della dotazione funzionale, frutto di soluzioni progettuali indovinate, che ne rendono l’utilizzo intuivo e alla portata di tutti. Reputo, inoltre, che il suo design e l’apprezzabile cura delle rifiniture appaghino abbondantemente il gusto estetico.Diretta conseguenza delle argomentazioni testé dedotte è la congruità dell’attuale prezzo di 24,17 euro, il quale, considerata pure l’apodittica affidabilità del brand in parola, risulta anche piuttosto concorrenziale.